MANIAGOLIBERO (PN)
Chiesa dei SS. Vito, Modesto e Crescenzia
CARATTERISTICHE TECNICHE
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DISPOSIZIONE FONICA di Beniamino Zanin del 1906
MANUALE
Principale 8'
Ottava 4' Duodecima 2' 2/3' Decimaquinta 2' Ripieno 4 file (XIX, XXII, XXVI, XXIX) Tromba 8' Voce Umana 8' Flauto 4' Dulciana 8' Viola 8' |
PEDALE
Contrabbasso 16'
Bordone 16' Ottava 8' |
ACCESSORI
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Informazioni storiche
Per quanto riguarda gli organi, nel Friuli Occidentale giungono in tal modo alcuni strumenti di elevatissimo pregio quali il "Giacinto Pescetti" del 1732 proveniente dalla Chiesa dei Ss. Biagio e Cataldo alla Giudecca ora in S.Giacomo Apostolo a Polcenigo e l'affascinante "Gaetano Callido" ancora di data ed origine sconosciuta, oggi collocato nella parrocchiale di Dardago.
Nell' Ardiocesi di Udine eguale provenienza hanno il brillante "Francesco Merlini" del 1786 già in S. Giacomo della Giudecca e ora in S. Stefano a Dignano e un' opera di mano anonima, ma anche' essa trasferita dalla chiesa di S. Leonardo di Venezia nella parrocchiale di Giorgio di Latisana.
La comunità di Maniagolibero coglie parimenti l' occasione che il particolare momento storico offre acquistando nel 1810 l' organo realizzato nel 1759 da
don Antonio Barbini per la chiesa di S. Giovanni Battista di Murano.
A differenza di quanto solitamente verificatosi negli altri casi analoghi, ove si è preferito acquistare solo la parte propriamente strumentale dei diversi organi poi collocata su cantorie e spesso anche in cassoni realiazzati sul posto in genere forme neoclassiche più semplificate rispetto agli originali settecenteschi, i parrocchiani di Maniagolibero, con provvida decisione, comprano invece l'intera struttura composta, oltre che dall' organo, anche dalla cantoria con le sue colonne di sostegno e sopratutto dalla splendido cassone ligneo. Cassa e cantoria, opera del maragon Zuane Topan, sono un autentico capolavoro, uno degli esempi più monumentali e meglio riusciti in assoluto dell' ebanisteria veneziana settecentesca. Oltre alla superba eleganza complessiva, meritano di essere evidenziate per la loro bellezza in specie le quattro grandi colonne a tutto tondo del cassone (le colonne venivano di consueto scolpite solo nella loro porzione anteriore o addirittura sostituite da semplici paraste) e il grande tondo posto a coronamento di tutta la "macchina" che contiene un meraviglioso gruppo scultoreo raffigurante S. Giovanni Battista mentre battezza Nostro Signore.
Al momento della sua edificazione, l' organo presentava le seguenti caratteristiche:
Facciata di 23 canne (do1-do3) del registro Principale 8' (quindi con la canna maggiore corrispondente al do 1 lunga, fra corpo suonante e piede di sostegno, complessivamente circa 2,70 m), probabilmente a cuspide centrale due ali ascendenti ai lati e con i Tromboncini collocati davanti alle canne maggiori.
Tastiera di 45 tasti (do1-do5) con prima ottava corta (priva cioè dei primi quattro tasti cromatici).
Tasti diatonici ricoperti in bosso "di levante", quelli cromatici in ebano.
Pedaliera in noce di 17 pedali (do1-sol#2) con prima ottava corta sempre unita al manuale e forse con un ulteriore ultimo pedale per il tamburo.
Nell' Ardiocesi di Udine eguale provenienza hanno il brillante "Francesco Merlini" del 1786 già in S. Giacomo della Giudecca e ora in S. Stefano a Dignano e un' opera di mano anonima, ma anche' essa trasferita dalla chiesa di S. Leonardo di Venezia nella parrocchiale di Giorgio di Latisana.
La comunità di Maniagolibero coglie parimenti l' occasione che il particolare momento storico offre acquistando nel 1810 l' organo realizzato nel 1759 da
don Antonio Barbini per la chiesa di S. Giovanni Battista di Murano.
A differenza di quanto solitamente verificatosi negli altri casi analoghi, ove si è preferito acquistare solo la parte propriamente strumentale dei diversi organi poi collocata su cantorie e spesso anche in cassoni realiazzati sul posto in genere forme neoclassiche più semplificate rispetto agli originali settecenteschi, i parrocchiani di Maniagolibero, con provvida decisione, comprano invece l'intera struttura composta, oltre che dall' organo, anche dalla cantoria con le sue colonne di sostegno e sopratutto dalla splendido cassone ligneo. Cassa e cantoria, opera del maragon Zuane Topan, sono un autentico capolavoro, uno degli esempi più monumentali e meglio riusciti in assoluto dell' ebanisteria veneziana settecentesca. Oltre alla superba eleganza complessiva, meritano di essere evidenziate per la loro bellezza in specie le quattro grandi colonne a tutto tondo del cassone (le colonne venivano di consueto scolpite solo nella loro porzione anteriore o addirittura sostituite da semplici paraste) e il grande tondo posto a coronamento di tutta la "macchina" che contiene un meraviglioso gruppo scultoreo raffigurante S. Giovanni Battista mentre battezza Nostro Signore.
Al momento della sua edificazione, l' organo presentava le seguenti caratteristiche:
Facciata di 23 canne (do1-do3) del registro Principale 8' (quindi con la canna maggiore corrispondente al do 1 lunga, fra corpo suonante e piede di sostegno, complessivamente circa 2,70 m), probabilmente a cuspide centrale due ali ascendenti ai lati e con i Tromboncini collocati davanti alle canne maggiori.
Tastiera di 45 tasti (do1-do5) con prima ottava corta (priva cioè dei primi quattro tasti cromatici).
Tasti diatonici ricoperti in bosso "di levante", quelli cromatici in ebano.
Pedaliera in noce di 17 pedali (do1-sol#2) con prima ottava corta sempre unita al manuale e forse con un ulteriore ultimo pedale per il tamburo.
DISPOSIZIONE FONICA di Barbini del 1759
MANUALE
Principale Bassi 8'
Principale Soprani 8' Ottava XV XIX XIX (raddoppio) XXII XXII (raddoppio) XXVI XXIX Voce Umana (soprani) Traversiè in VIII "bratato" (Flauto a camino) Flauto in XII Bassi (a cuspide) Flauto in XII Soprani (a cuspide, solo soprani) Cornetta (Flauto in XVII a cuspide, solo soprani) Tromboncini Bassi 8' Tromboncini Soprani 8' Violoncello Bassi 8' |
PEDALE
Sempre unito al Manuale
Contrabbassi 16' + 8' + 5' 1/3'
Tromboni 8' |
ACCESSORI
Ulteriore e ultimo pedale per il tamburo.
Tiratutti a manovella. |